mercoledì 29 aprile 2009

Dawn Of War 2 le mie impressioni.

Di validi RTS, l’ambito Pc, se togliamo l’atteso Starcraft 2, si è vista una certa carenza negli ultimi mesi, situazione rilanciata dal titolo THQ che andremo ad analizzare, Dawn Of War 2 e dalla sempre verde serie dei Total War, con Total Empire.
Il mondo di Warhammer 40.000, già col primo capitolo della serie, riscuote su Windows un certo successo, tanto da essere uno dei giochi più giocati in multiplayer oltre che, certamente, un successo commerciale.
Questo secondo capitolo non può, fin da subito, nascondere la sua particolarità, rispetto ai canoni classici Rts collocandolo in un’atipica via di mezzo tra Company of Heroes (non a caso gli sviluppatori sono gli stessi) e un vero e proprio Rpg di squadra come poteva essere Dungeon Siege.
Molti si chiederanno quindi come le due cose possono essere combinate, Dow2 riesce proprio in questo a essere diverso e gradevole, cercando di introdurre nel campo Rts maggiore profondità e attaccamento alle unità, piuttosto che una visione d’insieme di controllo come accade nei classici schemi raccogli risorse- crea unità.

Il gameplay è presto descritto: alla guida di 4 (per missione) corpi scelti Marines, composti da un massimo di 4 unità, dovremmo affrontare diversi scenari e mappe, per proseguire nella piacevole storia e per raccogliere artefatti e esperienza: alla fine di ogni missione, infatti, come succede negli Rpg, dovremmo vestire e potenziare i nostri marines, oltre che ad aumentarne alcune caratteristiche.
Questo schema vedrà gli effetti delle nostre scelte nelle missioni successive, e molti potenziamenti unici renderanno disponibili abilità speciali da sfruttare poi sul campo, legando quindi, in qualche modo, il progresso dei marines con la componente tattica.
Durante il progresso della storia, poi, nuovi reggimenti ci verranno offerti, che a nostra discrezione decideremo di schierare: predisponendo, infatti, sempre le stesse unità, ci sarà una differenza di esperienza tra queste sempre in uso e tutte le altre, non consentendoci poi di schierare un equilibrato contingente a seconda della situazione sul campo.
La duttilità di queste unità, visto anche il loro esiguo numero sul campo, rispetto ad altri Rts, diviene quindi fondamentale, almeno nella campagna in singolo, per proseguire: le missioni seguono diversi schemi e diversi obbiettivi, solitamente il target è ben indicato sulla mappa e nel 70% dei casi si tratta di una sorta di Boss di fine livello, più raramente bisognerà trincerare delle posizioni.

In ambito multiplayer, invece, il gioco cambia completamente: troviamo due modalità, annientamento (che non penso ci sia bisogno di spiegare) e a punti di controllo: quest’ultima ci vedrà intenti a conquistare specifiche strutture, chi ne conquista di più fa scendere il punteggio dell’altra squadra che, quando arriva a zero perde.
Lo schema strutturale però è diverso: attraverso alcuni punti che man mano ci vengono assegnati si potranno creare unità, punti che aumentano anche in base ad alcuni generatori che possiamo costruire, schema che rende importantissimo il mantenimento delle unità create.
Ci sono, inoltre, 3 livelli di progresso tecnologico, che ovviamente renderanno disponibili unità di diversa efficienza.
Graficamente, premettendo subito che il gioco non è certo leggero da far girare, offre un buon comparto, con fisica e esplosioni rese coerentemente, e non soffre di cali troppo elevati restando sempre su livelli accettabili di fluidità, anche se forse poteva essere ottimizzato meglio, il che non esclude che con future patch la situazione migliori.Riassumendo il tutto in un giudizio definitivo, direi che questo prodotto vanta innumerevoli pregi, è certo atipico, ma l’importante è che diverte, che è ottimamente curato e che da sola la campagna vale almeno 20 ore di un' emozionante escalation d’infestazione…

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