Un tempo, nemmeno troppo lontano, non esisteva praticamente distinzione tra videogiocatori, essendo con Amiga o Personal Computer abbastanza difficile giocare senza una minima conoscenza di "come" utilizzare e come sfruttare il proprio Hardware.
Nasceva quindi la necessità di studiarsi, almeno le basi, dell'informatica, e utilizzare tale bagaglio per poter sopperire agli eventuali problemi che si presentavano.
Sia su Amiga che su Pc bisognava prima utilizzare i floppy disk e poi, successivamente, installare i propri videogiochi, ma esistevano differenti versioni di Hw e quindi una varietà di performance abbastanza significativa, pur essendo Commodore, sicuramente, più omogenea nelle configurazioni.
Oggi, invece, solo su Pc si può ancora contare su una differente varietà di risultati, e fino a qualche tempo fa, con Hardcore gamer si intendeva colui che voleva il massimo in termini prestazionali, grafici e esasperava il concetto di videogioco fino a vette di assoluta maniacalità.
Almeno così pensavo.
Recandomi a una nota catena di videogiochi a curiosare (dopo la mia precedente esperienza del furbone col block notes che i miei pochi lettori ricorderanno) ho intrapreso una discussione filologica con un commesso, che alla mia affermazione, "lo compro per Pc perchè lo preferisco e costa meno" ha sostenuto, sbarazzino, che la richiesta pecuniaria è indice di un'attenzione al mercato distratta e modesta.
Non dando peso più di tanto al suo pensiero, che rispetto ma non condivido, questo spunto mi ha dato modo di pensare come, quello che un tempo era passione per la tecnologia, si sia quasi spostato verso una più insensata e dannosa corsa alla spesa.
Pur ammettendo che le nuove console siano oggetti dalle ottime capacità, tali prodotti, però, mi sembra evidente, non sono espressione della massima spinta tecnologica e non sono, pertanto, strumenti da Hardcore Gamer, cioè da colui che non si accontenta dell'ottimo, ma ambisce all'assoluto, alla migliore resa possibile.
Detto questo, prendo atto comunque del cambiamento di prospettiva per taluni, anche se la corsa a questo pseudo eden chiamato hd o next gen, più di una volta mi ha fatto sorridere.