Lo scenario post apocalittico, alla Mad Max, è forse il mio preferito.
Proprio per questo motivo ho atteso per anni Stalker, poi rivelatosi una cocente delusione.
Fallout 3 prometteva molto bene, ma devo essere sincero, ero piuttosto scettico che la struttura di Oblivion potesse cambiar pelle e sfigurarsi a tal punto da mutare arcadiche vedute naturalistiche in radioattive depressioni spoglie, ma splendidamente, vi è riuscito.
Fallout 3 ci vede inizialmente bambini in un Vault, una specie di rifugio atomico da cui è impossibile uscire, per poi aprirsi in una miriade di possibilità e sottoquest.
C'è un filo conduttore del tutto, una storia principale, ma il titolo invita letteralmente ad approfondirne le sfumature, a esplorare, a incontrare personaggi, a specializzarsi in alcuni ambiti.
Protagonista è la "scelta". Saremo spesso a un bivio, e il gioco si evolverà a seconda del nostro comportamento, lasciando una piacevole sensazione di libertà, di vagabondaggio, di transumanza.
Questa prerogativa, oltre alla caratterizzazione e complessità di alcuni capitoli della storia che andremo a plasmare, riesce a donare a Fallout 3 una certa leggerezza, un dolce peregrinare da somministrare a forti dosi, che lo elegge sicuramente a capolavoro.
Provato su una 8600M GT con core 2 duo 7250 e 2 Gb di ram, si comporta egregiamente alla risoluzione nativa di 1280x800, dentro Megaton, la prima città che incontrerete, spesso venivo limitato dal vsync a 63 Fps, negli spazi aperti mantiene comunque un buon frame rate, quantificabile in 30-40 Fps, le opzioni grafiche comprendono HDR, filtro anisotropico 8x e un dettaglio di base alto.
Purtroppo la selezione del vsync ha un bug che non consente di disabilitarlo dal pannello opzioni, e non funziona nemmeno se si tenta dal pannello dei driver: l'unico modo per riuscirci è modificare un parametro del file fallout.ini precisamente "iPresentInterval=1" in "iPresentInterval=0".
Tale file, almeno in Windows Vista, si trova in c:/documenti/my games/Fallout3.
Nessun commento:
Posta un commento