venerdì 9 gennaio 2009

Orizzonti della connettività mobile passati e presenti

Approfondimento a cura di SIMONE TAVERA.

Era destino che si arrivasse alla completa connettività mentre si va a spasso. Fino a qualche anno fa si pensava che per poter navigare agevolmente nel mare di Internet, il requisito fondamentale fosse una linea telefonica fissa in grado di consentirci di visitare tutti i siti in "pochi" secondi; tuttavia le recenti promozioni e operazioni di marketing hanno cambiato radicalmente il modo di concepire la "navigazione" per il mercato consumer.

C'e da fare, però, una premessa, perché se oggi godiamo dei frutti di questa evoluzione, bisogna dare merito in primis a Nokia, che nel 2007 ha cambiato radicalmente la sua Mission aziendale concentrandosi sulla "global connectiviy". Prima di questo azzardo da parte della casa finlandese, le connessioni "mobili" erano privilegio di pochi, spesso orientate a un mercato di professionisti e con performance abbastanza mediocri se confrontate con quello che poteva offrire il mondo consumer casalingo.
Oggi la situazione è radicalmente mutata, portandoci quasi alla nausea con tutti i bombardamenti pubblicitari a cui siamo soggetti, al che fare chiarezza diventa quasi d'obbligo per evitare di incappare nell'amara delusione di aver scelto l'opzione sbagliata.
Non verrà fatta una comparativa delle tariffe più convenienti che i provider italiani offrono (anche perché potete trovarla su un numero di circa 1 mese e mezzo fa del Sole 24 ore), tuttavia questo intervento cercherà di chiarire le idee per quanto riguarda i pericoli insiti nella scelta di tali connessioni. (Oltre chiaramente una buona dose di impressioni personali).

E' bene iniziare a distinguere le connessioni da cellulare/chiavette in 2 grandi categorie, quelle a tempo e quelle a volume.
A tempo, come dice la parola stessa, indica che avremo un plafond calcolato giornalmente o mensilmente da cui potremo attingere per navigare ( un po' come una scheda ricaricabile, in cui la valuta però sono i "MINUTI")
La tariffazione "a volume", invece, implica un limite insito nella "dimensione" del nostro Surfing.

Essenziale prima di proseguire, chiarire un paio di concetti:
A- Non esiste una tariffazione migliore, perlomeno in linea teorica
B- l'efficienza di una connessione dipende anche dalla zona geografica in cui ci si trova, pertanto è possibile trovare pareri discordanti sulle stesse promozioni, solo perché utilizzate in luoghi differenti.

La prima domanda che probabilmente vi starete facendo è "cosa devo scegliere tra le 2?" Beh il quesito può essere risolto con questa semplice risposta (ipotizzando un esempio di 2 tariffe equivalenti nel costo)

La tariffazione A mi offre 10mb di traffico giornaliero, la tariffazione B mi offre 1 ora di traffico giornaliero. "In 1 ora di navigazione consumerò più di 10mb di traffico?"

Nel caso la vostra risposta sia SI vi converrà la tariffazione a tempo, in alternativa a volume.

Chiaramente questo è uno scenario pressoché utopico, in primis perché spesso le tariffazioni a tempo hanno una tariffazione che viene conteggiata ogni 15 minuti. Cosa significa questo? Semplice.

Resto connesso 29 minuti? Me ne vengono conteggiati 30 arrotondando
Resto connesso 16 minuti? Me ne vengono conteggiati ugualmente 30 "arrotondando"

Sul piano della correttezza questa può essere intesa chiaramente come una fregatura ma, se la connessione fosse stabile al 100% , il "problema" potrebbe essere arginato e gestito con facilità. Tuttavia trattandosi di connessioni non perfettamente stabili, ci si potrebbe ritrovare con la connettività a terra in più situazioni di quante ci si possa immaginare, riducendo così di fatto l'efficienza della connessione. (soprattuto in situazioni di collasso della cella)

Per quanto concerne le tariffe a volume il problema delle disconnessioni acquista un valore marginale, in quanto il traffico generato da un reconnect è ASSOLUTAMENTE inferiore a un traffico medio di 15 minuti di navigazione (che vi mangereste) in caso di crash con una tariffa a tempo.
Chiaramente le tariffe a volume implicano altri limiti che in taluni casi sono assolutamente irremovibili, mentre in altri possono essere più o meno facilmente aggirati. (ne parleremo in seguito)

I cellulari per connettersi in internet (ma anche per telefonare) si connettono a una cella geografica la quale reindirizza poi il segnale, ma le celle non hanno portata infinita, di conseguenza se la connessione venisse utilizzata in movimento, potremmo notare su applicazioni particolarmente sensibili alle performance di banda che nel passaggio di cella avremmo un innalzamento ben evidente del ping dovuto proprio al cambio di cella. Chiaramente questo problema esiste solo nel momento in cui siamo al limite della portata del "ripetitore" o ci stiamo muovendo mentre siamo connessi.

L'altro problema è che le celle hanno anche una capienza, un po' come si sente spesso per le connessioni casalinghe, il termine SATURAZIONE dovrebbe entrare di norma tra i pericoli in cui potremmo incappare. Una cella Collassata e di conseguenza Satura, NON può garantire velocità eclatanti.

Proprio riguardo alle velocità visto il preambolo iniziale è giusto dedicare qualche riga di spiegazione. Esistono 4 "velocità nominali": (l'argomento sarebbe molto più articolato ma per sintetizzarlo verrà "ridicolizzato")

GPRS: se avete in mente i vecchi 56k, avete già in mente cosa voglia dire utilizzare questo tipo di connessione, tuttavia presenta un vantaggio: il 98% del suolo italiano è coperto GPRS da ALMENO un operatore, pertanto se si sottoscrive un abbonamento che comprende anche la copertura GPRS, potete stare tranquilli che vi connetterete (MOLTO LENTAMENTE) ma ovunque

EDGE: è una tipologia utilizzata solo da alcuni provider, è più veloce del GPRS, ma non quanto l'UMTS che vedrete in seguito (anche se spesso tende a sostituire l'UMTS nei cellulari che non supportano tale connettività (molto pochi ormai)

UMTS: è equiparabile a una ADSL di prima generazione, con una velocità che difficilmente supera i 50-60k/s in download

HSDPA/HSUPA: a discapito del nome la differenza sta nel fatto che nel primo caso la banda è asincrona di conseguenza potremo, in linea del tutto teorica, arrivare a 700k/s di download, mentre di upload a circa 50k/s. Nel secondo caso invece la banda in upload viene migliorata notevolmente (in Italia queste seconde connessioni non sono ancora molto diffuse, pertanto viene difficile quantificare numericamente questo valore (circa 600k/s di upload nominalmente parlando).

Generalmente le chiavette che vengono pubblicizzate hanno la capacità di arrivare fino a 7.2 Mbit, tuttavia proprio per i rischi elencati sopra non è cosa comune raggiungere tali velocità, soprattuto considerando uno scenario che comprenda più usufruitori del servizio (perché se da un lato questo bombardamento mediatico sensibilizza il cliente all'acquisto, dall'altro spinge gli operatori a dover fornire servizi migliori e, mi duole ammetterlo, OGGI l'Italia non è in grado di/non vuole offrire sensibili miglioramenti, il che porterà col tempo a una inevitabile saturazione a meno di cambio di rotte. (Prendete l'esempio dell'ultimo miglio per il mercato delle adsl casalinghe per farvi un'idea).

LTE: so di aver parlato di 4 modalità di connessione, ed infatti non è un errore in quanto LTE ancora non esiste ma è in sviluppo con il futuro nome di 4G e promette velocità fino a 3-4 volte superiori a HSDPA/HSUPA, quindi circa 2mb/s.

Ultima nota per concludere l'articolo e nel contempo completare l'appunto sulle connessioni a volume.
Di norma a casa viene difficile di pensare di generare traffico visitando solo dei siti, perché "non si sta scaricando" nulla, perlomeno volontariamente. Tuttavia anche il solo aprire un sito web genera un traffico tra client e host che può in poco tempo azzerarci la tariffazione a volume (basti pensare a tutto l'advertising in flash o a youtube, che spesso è da evitare come la peste in caso di tariffazioni a volume).

Un ottimo accorgimento può essere sicuramente quello di disabilitare l'aggiornamento automatico dei programmi mentre si naviga con una connessione a volume, e disabilitare le immagini/flash nella navigazione. Il browser vi consentirà poi di caricare manualmente le immagini che desiderate visionare, limitando cosi il traffico generato a ciò che realmente vi interessa.
E bene quindi tirare le somme senza dimenticare anche l'aspetto videoludico di tale connessione. Purtroppo le performance in giochi esigenti di ping bassi lasciano a desiderare pertanto è sconsigliato utilizzarle per giocare a giochi quali FPS o giochi di guida, infine alcune connessioni possiedono un NAT o sono soggette allo Shaping, ossia la limitazione della banda (o l'azzeramento) per l'utilizzo di particolari protocolli quali ed2k et similia.

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