Il primo sentore che, dopo poche ore di gioco, mi trapelava tra le meningi è stata la chiara impossibilità di piacere a tutti, ma l'intento di indirizzarsi verso un nuovo Thief in cui l'ambiente, le persone e le città diventassero finalmente vive e parte integrante del gameplay.
Penso quindi che i programmatori Ubi-soft si siano, inizialmente, concentrati su una resa pulsante di vita dei centri abitati in cui inserire le vicende del nostro spietato assassino.
Una volta però plasmato il mondo, hanno dovuto scontrarsi con l'impossibilità di donare al personaggio libertà assoluta e di conseguenza sono stati necessari alcuni vincoli per "indirizzare" il gameplay, che consta di schemi consolidati da cui solo in rari casi si riesce a evadere.
Questo modus operandi è particolarmente ridondante per coloro che giocano il titolo per 3-4 ore di fila, non avendo una varietà tale da consentire un rinnovato interesse verso le nuove missioni: giocato invece 1 ora al giorno, una missione alla volta, con sessioni "controllate" e non temerarie maratone ludiche, Assasin's Creed svetta con punte di giocabilità eccelsa.
Questo non toglie che alcuni schemi possano essere ampiamente migliorati, si legge chiaramente che questa è la prima sperimentazione di un ambiente interattivo di nuova concezione, ma ritengo l'esperimento sostanzialmente riuscito.
La ricostruzione storiografica, il numero di unità a video, l'animazione di Altair, i suoni delle città medioevali, la ricchezza di dettaglio rende assasin's creed bello anche solo da vivere senza uno scopo preciso, giusto passeggiare nei vicoli di Acri o Gerusalemme ridà una sensazione di immedesimazione unica.
2 commenti:
Sono d'accordissimo! A me mancano due uccisioni per finirlo (credo). Bravo Patrick! Riccardo
Atmosfera a mille, le animazioni poi penso siano il meglio che abbia mai visto, fluidita impressionante e realistiche.
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