martedì 30 settembre 2008

Una settimana di ritardo per Brothers in Arms Pc

E' ormai, aimè, consuetudine, ritardare la versione Pc di alcuni titoli di punta per consentire a quelli console di avere prerogative uniche temporali per pochi, ma importanti, giorni.
Anche le demo, che un tempo erano assolutamente un buon anticipo del titolo finale, sono spesso snobbate dalle software house, e non consentono così ai videogocatori Pc di capire quanto il loro Hw sia adeguato alle pretese del gioco.
Far-cry 2, ne è l'ultimo esempio, ma anche altri importanti prodotti seguono, aimè, questa perigliosa strada.
I motivi dietro a queste scelte di marketing, però, tolta la patina gelatinosa che atrofizza le meningi, è sempre lei, ormai nemica, lo spero, di coloro che vedono nel Pc gaming un universo da proteggere dalla speculazione e dall'inciviltà di questi tizi senza regole.
Parliamo, ovviamente, della pirateria.
Per fare qualche esempio, credo ormai noto, l'uscita di un videogioco come Spore è stato tempestato da qualcosa come 175 mila copie pirata scaricate, mentre spesso, la disponibilità del titolo specifico sui canali di quei maiali che detengono i server, comporta gravissimi danni che non si limitano oramai al solo ambito Pc, ma in caso di versioni multipiattaforma, gravano pure sulle vendite console.
E' presumibilmente per questo motivo che si tende a ritardare il rilascio della versione Pc, semplicemente inizianodo il processo di Gold qualche settimana dopo, è, infatti, durante questa fase che le versioni pirata prendono forma, per colpa, probabilmente, di qualche dipendente poco onesto.
Così è successo al nuovo Brothers In Arms, che per non rovinare il day one console è stato ritardato Pc, lo venderanno al prezzo poco popolare di 69 euro per una settimana, per poi debuttare su Pc a prezzo inferiore e inizierà così la tempesta piratica che, come al solita, colpisce la nostra amata piattaforma.

Nessun commento: